Una legge elettorale per le donne
Prende il via la raccolta di firme sulla proposta di iniziativa popolare per una legge elettorale regionale che promuova la parità di genere.
Il Piemonte è l’unica regione non a statuto speciale che ancora non si è dotata di una propria legge elettorale rispettosa del principio delle pari opportunità. E i risultati sono davanti agli occhi di tutti: nell’attuale consiglio regionale su 51 consiglieri solo 8 sono donne.
L’associazione di promozione sociale “Torino Città per le Donne” ha elaborato una proposta di legge elettorale che promuove l’equilibrio della rappresentanza e le condizioni di parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive di Consigliere regionale e di Presidente della Regione Piemonte e ha avviato la raccolta delle firme.
Da oggi e per i prossimi sei mesi sarà possibile firmare la proposta di legge in una serie di appuntamenti a Torino.
La proposta e i prossimi appuntamenti saranno disponibili su torinocittaperledonne.
L’associazione Torino Città per le donne ha posto al centro della propria azione la realizzazione di una profonda mutazione del volto della città e della Regione, a partire dagli organi istituzionali che le guidano e che ne devono rappresentare il motore propulsore, promuovendo un programma che comprende tra i propri obiettivi prioritari l’inclusione delle donne a tutti i livelli nella vita della comunità.
In Consiglio regionale sono già state depositate alcune proposte di legge elettorale da parte di alcuni schieramenti politici, proposte che non hanno però ancora trovato uno spazio di discussione concreto.
Cosa prevede questa proposta di legge?
– L’introduzione della doppia preferenza di genere, ossia la possibilità di esprimere fino a due preferenze di voto, purché di genere diverso.
– Liste elettorali che indichino candidati e candidate in ordine alternato.
– Un numero pari di donne e uomini candidati in ciascuna lista.
La raccolta delle firme
Sulla proposta di legge elettorale di TOxD, focalizzandosi esclusivamente sul tema della parità di genere, vuole porsi fuori e oltre le dinamiche dei diversi schieramenti, per far sentire l’urgenza di questo cambiamento attraverso la voce delle donne e la forza dell’attivismo di cittadine e cittadini.
Le donne sono da sempre sottorappresentate nella politica della nostra Regione, anche se contribuiscono al gettito fiscale al pari degli uomini: per questo vanno introdotte norme volte a promuovere effettivamente l’uguaglianza fra donne e uomini negli organi elettivi della Regione.
È arrivato il momento di cambiare direzione una volta per tutte.