Dal 22 al 30 aprile il Torino Jazz Festival

Il Torino Jazz Festival 2023, con il ritorno alla direzione di Stefano Zenni, arriva quest’anno all’undicesima edizione e si svolgerà dal 22 al 30 aprile.
Nove giorni di programmazione durante i quali sono previsti 93 appuntamenti organizzati in 62 luoghi sparsi in tutta la città fra cui OGR Torino, il Teatro Vittoria, Hiroshima Mon Amour, il Teatro Alfieri, il Teatro Monterosa, l’Aula Magna del Politecnico, la Casa Teatro Ragazzi e Giovani, il Conservatorio di Torino Giuseppe Verdi, il Bunker, l’Auditorium Giovanni Agnelli e la Sala500 del Lingotto.
Ad aprire l’edizione 2023, sabato 22 aprile, alle OGR ore 21 sarà la produzione originale di Peppe Servillo & TJF All Stars ‘Natura morta con custodia di sax’. Un viaggio nel cuore del jazz, a partire dal libro di Geoff Dyer accompagnato dalla voce di Peppe Servillo.
Domenica 23 aprile, sempre alle OGR, appuntamento doppio: nel pomeriggio andrà in scena Cristina Zavalloni con l’Orchestra del Conservatorio di Torino in ‘Potentissima Signora. Omaggio a Laura Betti’. Mentre alle 21 sarà la volta di Kenny Barron Trio.
Si proseguirà nei giorni successivi con Federica Michisanti trio con ospite Louis Sclavis. Michisanti, uno dei talenti del jazz italiano con il suo trio, incontra Sclavis, uno dei protagonisti del jazz europeo. A Hiroshima Mon Amour, in una prima mondiale assoluta e in esclusiva per il TJF, si esibiranno Shabaka Hutchings, Majid Bekkas e Hamid Drake con ‘Turiya. Al Teatro Alfieri si esibirà Steve Coleman and Five Elements.
Mercoledì 26 aprile, al Teatro Monterosa si potrà assistere alla produzione originale di Furio Di Castri ‘Zapping’. Mentre Giovedì 27 aprile, alle 18, nell’Aula Magna del Politecnico, Roberto Ottaviano darà il via a ‘Eternal Love’, un progetto che affonda le proprie radici nella spiritualità africana. Alle 21, in esclusiva, nella Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Paal Nilssen-Love mette in scena Circus, un progetto nato durante la pandemia, quando il World Music Festival di Oslo gli chiese di costituire un gruppo composto esclusivamente da musicisti residenti in Norvegia.
Sabato 29 aprile alle 18, al Teatro Vittoria, si esibirà Eva Risser nel piano solo ‘Rêve Parti’. Un concerto in esclusiva che rappresenta per il pubblico uno shock positivo. Al centro della scena un pianoforte verticale preparato con oggetti non ortodossi e microfonato in modo particolare sul quale Eve Risser, forse la più originale delle jazziste francesi di oggi, ha forgiato un linguaggio strumentale personale, non convenzionale.
Grande chiusura per il TJF XI, domenica 30 aprile, Giornata Internazionale Unesco del Jazz. Il Festival termina con un doppio appuntamento all’Auditorium Giovanni Agnelli al Lingotto con Stefano Bollani. Alle 17 salirà sul palco con il suo Danish Trio, l’unico concerto dell’anno dello storico trio, con due musicisti di punta della scena scandinava come Bodilsen e Lund. Alle 21.30 sarà in concerto con ‘Piano Solo’.
Affiancano il programma principale un fitto calendario di incontri, conferenze, dibattiti e presentazioni di libri realizzati in collaborazione con Circolo dei lettori, Urban Lab, AICS, ARCI e Università di Torino mentre il 24 e il 25 aprile da Combo si svolgerà la VII edizione del Jazz Meeting – il Forum piemontese di tutta la filiera del Jazz -, che continua a favorire il confronto e dare accoglienza alle reti jazz. È un’iniziativa del Consorzio Piemonte Jazz in collaborazione con TJF e Ancos/Confartigianato che ha l’obiettivo di presentare e sviluppare i network che promuovono il jazz a livello regionale, nazionale e internazionale.
Un programma a parte è dedicato alla musica nei luoghi di assistenza, accoglienza e incontro. Protagonisti i giovani allievi delle scuole pubbliche e private di jazz come i Corsi di Formazione musicale della Città e del Conservatorio Giuseppe Verdi, di ArCoTe Jazz e della Jazz School Torino. Saranno loro a tenere i 33 brevi concerti ospitati nelle RSA, nelle strutture per disabili fisici e psichiatrici, nei luoghi di detenzione come l’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti.
Quindici club collocati su tutto il territorio, ospiteranno ognuno due concerti per un totale di 32 appuntamenti in 7 giorni. La programmazione è stata realizzata su proposta degli stessi club in coordinamento e accordo con la direzione artistica. Saranno rappresentate le realtà del ricchissimo panorama musicale urbano, spesso con produzioni nuove di alto profilo artistico e di rilevante significato socio-culturale. Tra i protagonisti della sezione Cl(h)ub la Jazz School Torino, Costanza Alegiani, le big band torinesi (GP Big Band, EP Big Band), artisti internazionali come Philip Harper e Michael Rosen, l’Orchestra Coco, i Blue Baroque, le o-Janà, i Barber House e tanti grandi musicisti piemontesi da Alfredo Ponissi a Luigi Tessarollo, da Massimo Barbiero a Claudio Lodati, nonché una serata di jam session.
Il TJF nell’ambito di ‘Torino Futura’ – progetto culturale coordinato dagli assessorati alle Politiche culturali e alle Politiche educative e giovanili della Città di Torino per i ragazzi e le scuole,– propone iniziative mirate al pubblico delle nuove generazioni. In quest’ottica ha deciso di portare il costo dei biglietti dei concerti a 1 euro per tutti i nati dal 2009.
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