Sul gioco d’azzardo si accende il confronto politico
Il Consiglio Regionale del Piemonte è convocato da oggi per tutta la settimana dalle 9:30 a mezzanotte per votare gli emendamenti al disegno di legge della Giunta Cirio che modifica la legge 9/2016 sul gioco d’azzardo. Circa 900mila gli emendamenti presentati prima che la maggioranza di centrodestra imponesse il contingentamento dei tempi e proponesse l’applicazione del “canguro”, un iter che consente di proporre per ogni articolo emendamenti riassuntivi che vengono votati per primi e fanno decadere tutti gli altri.
La mattinata dentro il Consiglio è trascorsa tra continui stop alla discussione, mentre davanti all’ingresso di Palazzo Lascaris è andata in scena la manifestazione di alcuni consiglieri di opposizione, Libera, Gruppo Abele, Acli, sindacati, Movimento dei consumatori, e tanti altri per dire no alle modifiche alla legge.
TOradionews è andata davanti al Consiglio regionale per raccogliere alcune delle numerose voci presenti.
Il consigliere Dem Mimmo Rossi dichiara: «Siamo alle battute finali di un percorso lungo più di un anno perché il centrodestra fin dal suo insediamento ha avuto l’intenzione di cancellare la legge 9/2016. Nonostante le voci autorevoli a sfavore delle modifiche, il centrodestra continua nel suo intento di riportare le slot machines nelle tabaccherie e nei bar. Il messaggio da dare ai cittadini da parte dell’opposizione è “chi può venga davanti al Consiglio Regionale per dire no alle modifiche, e far valere la sua voce davanti a Cirio”. La battaglia della Lega per riportare le macchinette nei bar è su scala nazionale, ma il Piemonte deve rimanere in salvo».
Il candidato al Consiglio Comunale di Torino Francesco Tresso «Avevamo a livello regionale una delle migliori leggi nazionali che riusciva a ridurre le patologie e tutelare luoghi e persone; con quest’idea senza responsabilità della Giunta rischiamo di tornare indietro di molti anni e aumentare le patologie. Viceversa dobbiamo manifestare con forza e tutelare i cittadini e le cittadini che sono più vulnerabili».
La candidata alle prossime comunali per la Lista Monviso, Carola Messina: «Fondamentale bloccare questa riforma di una legge che esiste e funziona. Prima la situazione era drammatica, una ricerca di 5 anni fa ha calcolato che interi quartieri, soprattutto periferici, avevano ogni 50 metri un luogo dove si poteva giocare d’azzardo. Questa non è un’opportunità è soltanto un modo per rendere più povere le persone che sono già fragili e in difficoltà facendo loro credere che esista un modo semplice per uscire da questa fragilità. Invece è la politica che si deve occupare delle persone in difficoltà».
Maria Josè Fava, referente regionale di Libera Piemonte: «È una giornata importante in cui Libera e altre 50 associazioni continua a dire no al gioco d’azzardo. Non si capisce il perché il comparto del gioco d’azzardo non possa essere sostenuto in un altro modo che non sia a scapito dei cittadini».