Seven Springs, il suono della Holden
“Questa qui era una macchina enorme per noi e io come altri eravamo pieni di sogni su questo posto”. È un ritorno carico di emozioni quello dello scrittore Alessandro Baricco alla Holden, la sua scuola di scrittura. Trent’anni di vita e la musica, che da quest’anno entra spalancando le sue porte, a farne parte. All’interno delle celebrazioni per il trentennale della Scuola di Torino specializzata in scrittura, cinema e sceneggiatura, si inserisce il progetto “Seven Springs, il suono della Holden”.
Siamo andati alla conferenza stampa di presentazione del festival dove si respirava un’aria frizzante. Dal 2 aprile al 14 maggio il centro di formazione nel cuore del quartiere Borgo Dora ospiterà sette concerti, alle sette di sera, a sette euro per sette anni. “Una stagione di vibrazioni” così la definisce Baricco, che immagina un luogo dove gli artisti possano esprimersi in tutta la loro libertà e dove la barriera tra palcoscenico e sala possa definitivamente infrangersi. I direttori artistici Gloria Campaner e Nicola Campogrande hanno spiegato che “i musicisti lasceranno entrare l’ascoltatore nel loro mondo, in cui si accenderà un dialogo su temi come arte, cucina, sport, meditazione e magari geopolitica. Al termine di ogni appuntamento ci sarà un aperitivo e si rimarrà in compagnia per arricchire questo clima di convivialità”.
Il repertorio musicale della rassegna spazia dalle pianiste sorelle Labèque a Simone Cristicchi, dal violinista russo Sergej Krylov, fino ai Mohan Brothers, due fratelli indiani per primi a esibirsi al Grammy Museum di Los Angeles e i primi ad essere nominati ai Global Indian Music Awards come migliori strumentisti classici nel 2016.
Da oggi è possibile acquistare i biglietti sul sito scuolaholden.it o in biglietteria.
Christian Valla