#salTOradio, voci, libri e approfondimenti
Inizia la cinque giorni dedicata al mondo dei libri: la XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro apre i cancelli con tante novità e sempre più spazi di confronto e scoperta, come vi abbiamo raccontato negli articoli precedenti.
La redazione di TOradionews è presente tutti i giorni per interviste agli autori, alle realtà presenti, per seguire gli incontri e raccogliere le voci dal pubblico del Salone. Lungo tutta la giornata di normale palinsesto radiofonico, attueremo delle piccole incursioni con i nostri inserti, che potrete riascoltare a fine Salone in un podcast riassuntivo.
E proprio il tema dei podcast abbiamo deciso di approfondire oggi, perché si è tenuta una vera e propria lezione di podcasting. Le relatrici sono state Rossana De Michele, CEO e fondatrice di storielibere.fm e Cecilia Belluzzo, podcast editor presso storielibere.fm.
L’incontro ha riguardato una questione in particolare, ovvero come capire se un’idea sia buona o meno per realizzarvi un podcast.
Prima di arrivare al nocciolo della questione, De Michele e Belluzzo hanno presentato le caratteristiche e la situazione del mondo dei podcast ad oggi: un mercato particolarmente florido e in crescita, ma non facile da capire. Si è partiti dall’analisi delle piattaforme disponibili per il podcasting, gratuite e/o a pagamento e le possibilità di guadagno: pubblico, inserzionisti e aziende “mecenati”, con le quali il podcast condivida valori/opinioni.
Dopo questa introduzione generale sulla natura di questo media, le relatrici sono giunte al fulcro. È necessario che ci sia interesse e passione da parte di chi tiene il podcast: il conduttore deve essere “militante”, magari impegnato in qualche forma di attivismo concernente il tema del podcast.
Un’altra questione che è sorta è stata l’impostazione del podcast: “dall’alto” (un esperto sul tema che espone le sue conoscenze) o “peer to peer” (una discussione tra pari, con eventuali interventi di periti)? Essendo TOradio anche un organo di informazione, crediamo che sia nostro compito e nostra responsabilità essere collettori e collettrici delle notizie che passano dai nostri canali.
È stato in seguito affrontato l’argomento della scrittura, per la quale è fondamentale avere una certa esperienza: non solo al fine di preparare delle puntate coese ed organiche, ma anche perché sarà poi necessario saper portare questa scrittura nel mondo dell’audio, “dove le persone, le regie, devono crearsele in testa”.
Si è poi riflettuto sulla natura del podcast in quanto media: l’ascolto attento che richiede stimola infatti il fruitore in una maniera tutta particolare. Si pensi alle prime grandi narrazioni, eseguite in sola forma orale, o ancora alle favole raccontate dai nostri genitori quando eravamo piccoli: a pensarci bene, il podcast ha una dimensione quasi ancestrale, che lo distingue da altre forme di divulgazione.