#salTOradio, la notte e il focus

 #salTOradio, la notte e il focus

Terza giornata del Salone del Libro: TOradionews ha continuato a raccogliere interviste e seguire incontri del ricco programma proposto. Non ci siamo fatti intimorire dalla folla e abbiamo seguito gli incontri più disparati: da Macell Jacobs a Maccio Capatonda, intervistando piccole case editrici (QuodLibet) e altre decisamente molto più grandi (Treccani).

Buona parte dei nostri pensieri era rivolta, però, alla sera: tra gli incontri del Salone OFF c’eravamo anche noi, con Life is Purple in collaborazione con Ozio Intelligente a Palazzo Reale. Dalle 19:30 fino a mezzanotte, circa 2000 persone sono entrate nel cortile e nelle sale del Palazzo per trascorrere una serata tra musica, cultura e divertimento.

TOradio era presente con la sua postazione da cui abbiamo intervistato autori, editori e giornalisti nostri ospiti. Inutile dire che abbiamo sposato pienamente la mission di Ozio Intelligente unendo la cultura (oltre la metà dei presenti hanno scelto di visitare in notturna le sale settecentesche e le esposizioni di Palazzo Reale) al clubbing.

Ottime le collaborazioni con i partner Lab, Barotto e Cantina Social che hanno portato i loro prodotti, sempre nell’ottica della valorizzazione delle eccellenze del territorio.


Il focus di oggi: I tanti volti della redazione – Non solo carta, non solo web

Ci spostiamo tra i libri per il focus di oggi e parliamo del ruolo del redattore: ne hanno discusso in un incontro Carlo Fumagalli, Marco Marangoni, Paola Di Giampaolo e Riccardo Ferrigato.

Per cominciare si è parlato della figura del redattore di un tempo all’interno di un’editoria libraria. Aveva a che fare con libri e testi molto diversi tra di loro, sia per tematiche che per genere letterario. Il redattore faceva, e ancora tutt’ora può far parte, di un gruppo di persone che hanno a che fare con la miglioria di un testo e che lavorano insieme per garantire il miglior risultato per l’autore. All’interno del gruppo di lavoro il redattore era colui che guardava il testo con un occhio più interessato alla sua testualità, dando meno importanza al contesto. Dal un punto di vista tecnico, un tempo si occupava solamente della gestione dell’impaginazione per la futura pubblicazione. 

Un redattore al giorno d’oggi si deve occupare anche della fase di creazione testi, con argomenti e ambiti in cui non è specializzato: si pensi alla stesura di articoli per riviste nel campo della ricerca medica o nel racconto di dati info-grafici. Non si occupa solamente dell’impaginazione del testo, ma cerca di renderlo più efficace anche quando viene pensato per contenuti audiovisivi, così da stimolare nel consumatore finale un’esperienza sensoriale che non avrebbe provato durante la fruizione di un materiale scritto.

Essere redattore al giorno d’oggi significa ideare, progettare e proporre contenuti che possono essere pubblicati su piattaforme diverse, come ad esempio l’ebook, il podcast o un video. Una figura che si muove sempre di più su media diversi che però continua ad avere come punto focale il contenuto.

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Georgiana Diana Gherman