Questa settimana ho bevuto…
Per questa settimana vi parlo di un vino molto particolare, che non si trova spesso in giro e che per assaggiarlo bisogna ricercarlo e un po’ conoscerlo.
Miei cari amanti del vino e curiosi vi presento Argo!
Argo è un gigante che ha, secondo alcuni miti, un occhio; secondo altri, quattro (due davanti e due dietro); e secondo altri ancora ne ha cento, e dorme chiudendone cinquanta per volta. Altri miti sostengono che avesse innumerevoli occhi su tutto il corpo.
Osservo l’etichetta del vino (non del gigante), cantina Vino e le Rose, e mi chiedo come mai questo Timorasso macerato si chiamasse Argo. Dopo un veloce esame visivo (molto orange: ovvero colore aranciato) lo annuso a pieni polmoni.
Naso complesso con sentori di idrocarburo, pesca sciroppata, miele mille fiori, latte condensato, scorza d’arancia ed erbe aromatiche.
In bocca pieno, lievemente tannico, con buona sapidità e mineralità. Acidità giusta. Finale lungo e piacevole.
Adesso si spiega il perché chiamarlo Argo perché come il gigante anche questo vino è molto presente e dalle mille sfaccettature!
La forza di un vino rosso in un vino bianco dal nome di un gigante.