Po, allarme siccità ma a Torino resiste
Resta diviso in due, nonostante le recenti piogge, il ‘distretto del Po’, con un recupero dei livelli della portata dell’acqua al nord del ‘Grande Fiume’ (in Piemonte e Lombardia, e nei grandi laghi alpini) e il permanere della siccità a sud, in Emilia-Romagna.
Nel dettaglio, spiega l’Autorità Distrettuale del Fiume P,o le piogge che hanno toccato, negli ultimi giorni, soprattutto il Piemonte e la Lombardia e unite al rilascio di acqua dai grandi laghi alpini ed in particolare dal Lago Maggiore, hanno consentito al Po di riguadagnare buoni livelli delle sue portate che ad oggi risultano sopra le medie di periodo in tutte le stazioni di rilevamento mentre il distretto padano vede un deficit idrico ancora significativo delle zone a valle – Emilia Centrale, Romagna, Basso Veneto – a causa della scarsità di precipitazioni con una carenza d’acqua che colpisce numerosi sottobacini.
“La situazione complessiva – osserva in una nota il segretario generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli – è migliorata se guardiamo alla complessità dei diversi territori che compongono il bacino del Po, ma alcune aree, soprattutto in Emilia-Romagna, restano fortemente penalizzate perché non hanno beneficiato uniformemente delle piogge. Nel Piacentino e nel Parmense, nel Reggiano e in Romagna soprattutto dove insistono colture di pregio, la situazione rimane piuttosto critica. Le piogge cumulate in Emilia-Romagna hanno solo parzialmente ristorato le colture in campo, dando un gap di qualche giorno sulla scarsità delle derivazioni attuali, dovuta alla quasi assenza di disponibilità idrica nei torrenti”.