Torino segni di risveglio per l’economia

 Torino segni di risveglio per l’economia

Dopo il calo dello 0,3% del Pil nel primo trimestre dovuto al lungo lockdown, in Piemonte si registrano segnali di ripresa economica. Nei mesi di aprile e maggio il Pil è in crescita del 2,5% rispetto all’analogo periodo del 2020. L’aumento potrebbe risultare ancora maggiore quando si conoscerà l’andamento del mese di giugno. I dati in anteprima sullo stato di salute dell’economia piemontese – e con notevole anticipo rispetto alle stime dell’Istat, che non fornisce le variazioni regionali trimestrali – sono del Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino, in grado di effettuare un calcolo del Pil in tempo quasi reale grazie a un modello statistico inedito e innovativo, definito ‘Pil Nowcasting’.


Con questo metodo è stato anche calcolato l’effetto del lockdown. Se le attività ferme fossero state attive, in Piemonte la variazione del Pil del primo trimestre sarebbe stata positiva, con un +2,6%. Questa indicazione è utile per capire la vitalità di fondo dell’economia piemontese. Se si confronta il Pil piemontese del primo trimestre con quelli francese, tedesco ed europeo, emerge come il risultato sia stato migliore rispetto alla media europea (-1,7%) e alla Germania (-3,1%), e inferiore rispetto alla Francia (+1,2%).

“Prosegue un andamento del Pil piemontese meno severo di quello italiano – sottolinea il Presidente del Comitato Torino Finanza, Vladimiro Rambaldi – per il probabile effetto della specializzazione manifatturiera, meno sensibile al lockdown delle attività turistiche e commerciali. Ma non dimentichiamo che mancano ancora 6 miliardi di Pil per recuperare la perdita del 2020 e 14 per tornare ai livelli pre crisi 2008”.

“I dati del Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino sembrano ridare fiducia al nostro tessuto economico e sociale. Ma c’è ancora molta strada da fare” aggiunge il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

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Luca Rolandi