Notte europea dei Ricercatori

 Notte europea dei Ricercatori

Sarà la ricerca universitaria il fil rouge che unirà, ancora una volta e finalmente in presenza, tutta l’Europa.
Anche a Torino, questa sera, torna l’iniziativa della Notte europea dei Ricercatori.

In programma oltre 250 attività articolate su due giornate, e nate dalla collaborazione di Politecnico di Torino e Università di Torino col fine di avvicinare il mondo della ricerca ai cittadini. Sarà un’edizione completamente rinnovata, a partire dai luoghi in cui si svolgerà la manifestazione, che avrà il suo punto cardine al Castello del Valentino e all’Orto botanico, e che è resa possibile grazie alla proficua collaborazione di 27 partner del territorio.

Torino ospiterà, insieme ad altre città, il progetto Sharper – Sharing Researchers’ Passion for Engaging Responsiveness. La riflessione portata in luce all’indomani della crisi globale innescata dalla pandemia, è quella sul ruolo dei ricercatori, diventati essenziali come mediatori consapevoli tra le comunità di cittadini e le sfide imposte dalla contemporaneità.

Le attività saranno suddivise in 6 tipologie:

  • Laboratori della ricerca: il format classico della Notte europea dei ricercatori, che attira sempre l’attenzione di grandi e bambini: ricercatrici e ricercatori di diverse discipline presentano dal vivo esperimenti, giochi e prototipi per avvicinare il pubblico alla scienza e far comprendere l’importanza della ricerca scientifica, tecnologica, sociale e umanistica;
  • Caffè scientifici: incontri tematici per dialogare con ricercatrici e ricercatori nell’atmosfera distesa di un bar, di fronte a una birra o un caffè;
  • Maratone della ricerca: racconti alla scoperta della bellezza della ricerca, con conduttori d’eccezione che “sfidano” ricercatrici e ricercatori a rispondere a domande bizzarre, a sfatare miti, bufale o stereotipi su temi specifici e sulla scienza in generale;
  • Passeggiate con la ricerca: itinerari a piedi nel centro di Torino in compagnia di una ricercatrice o un ricercatore che racconta la propria attività scientifica traendo spunto dal percorso e dalle sue tappe;
  • Musei e mostre: musei aperti e percorsi espositivi con immagini, documenti, video e materiali che raccontano curiosità e storie di scienza;
  • Spettacoli: musica e teatro per parlare (anche) di scienza.
Condividi con i tuoi amici

Sara Levrini