Nasce il primo museo degli NFT

 Nasce il primo museo degli NFT

Entro fine anno partirà il progetto che darà vita al primo dedicato agli NFT (Not Fungible Token), a New York.

A darne l’annuncio è Todd Morley, cofondatore della società di servizi finanziari Guggenheim Partners e presidente del progetto Overline Network, una rete che ha come obiettivo l’unione dei protocolli blockchain in un’unica piattaforma, che promette l’interoperabilità tra tutte le cripto valute esistenti grazie al token standardizzato, Emblems.  

L’edificio che ospiterà io museo è lo Steinway Tower, in costruzione del 2015: altro 435 metri, è anche il grattacielo più sottile al mondo, futuristico sia nel progetto che nella forma affusolata e nei giochi di prospettiva che sembrano farlo “sparire” nel cielo di Manhattan.

Non ci sono ancora dettagli chiari su come funzionerà questo NFT museum, al momento non è chiaro nemmeno quale tipo di opere NFT conterrà, né è stata ancora annunciata la figura di un curatore.

È certo, però, che oltre al museo il grattacielo verrà dotato di una rete che concederà l’accesso wireless alla blockchain indipendentemente dalla propria connessione internet. In questo modo, l’edificio dovrebbe fungere da trasmettitore a bassa frequenza permettendo, tra le altre cose, lo scambio di cripto valute.

Il caso del nuovo museo nella Steinway Tower non è isolato.

Per esempio, Beeple, l’artista da record che ha visto una sua opera digitale battuta all’asta da Christie’s per 69 milioni di dollari, ha un proprio spazio espositivo. Il B-20 Museum, disegnato dalla Voxel Architects (studio di designer digitali), è un museo a tutti gli effetti, dedicato alle opere di Beeple, con una collezione ricca e preziosa. Esiste anche in un suo “spazio”: l’universo CryptoVoxels, un mondo virtuale in cui si possono comprare e vendere terreni, costruire e visitare edifici.

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Jessica Scano