Museo Egizio: 200 anni dall’apertura
Il Museo Egizio di Torino, il secondo per grandezza, ma il più antico del mondo (quello del Cairo fu fondato nel 1858), compie quest’anno 200 anni.
Per celebrare in maniera consona questo grande avvenimento il direttore Christian Greco ha lavorato nel corso degli anni trasformandolo profondamente sia dal punto di vista architettonico sia da quello della fruibilità delle grandi collezioni in esso contenuto.
L’idea principale è quella di modificare il cortile in una grande piazza coperta, accogliente e aperta a tutti, da cui si potrà certamente partire per visitare il museo, ma anche solo sostare per godere dello spazio interno di Palazzo dei Nobili. Oltre ad un nuovo bookshop, è previsto anche un bar e un giardino egizio coperto, popolato di piante tipiche della Valle del Nilo.
Chi deciderà di visitare il Museo, potrà farlo in modi diversi, in base al tempo, agli interessi e ai desideri di ciascuno: conferenze, eventi e progetti speciali (come quello finalizzato a rendere accessibili le informazioni offerte nelle sale) faranno da contorno al grande anniversario, che offre l’occasione per rispolverare la storia di questo importantissimo patrimonio storico e artistico che Torino ha la fortuna di possedere.
Una fortuna dovuta ad una serie di circostanze che all’indomani delle campagne di Napoleone in Egitto condusse il Console di Francia Bernardino Drovetti a proporre in vendita a Carlo Felice di Savoia la sua immensa collezione di più di 7 mila reperti, dopo che il governo francese l’ebbe rifiutata.
Il Re di Sardegna, invece, ricevette il console e le sue centinaia di casse con tutti gli onori del caso, pagandole 400 mila lire (più di 2 milioni di euro attuali).
Gli oggetti furono consegnati all’Accademia delle Scienze, che li conservò nella sua storica sede di via Accademia delle Scienze, dove ancora adesso si trovano, insieme agli altri 5 mila reperti che nel corso di questi 200 anni sono approdati nelle sue sale e nei suoi archivi.
Un’eredità importantissima, che il direttore vorrebbe rendere fruibile a tutti gratuitamente entro il 2028.
Un grandioso obiettivo che, visti i risultati ottenuti finora (nel 2022 i visitatori hanno raggiunto il massimo storico, con 898.500 ingressi), è quello che tutti noi ci auguriamo.