L’AI può far bene all’ambiente
Secondo uno studio del Boston Consultig Group, BCG, colosso della consulenza strategica, l’intelligenza artificiale può essere sfruttata per contrastare il cambiamento climatico, riducendo del 10% le emissioni di gas serra entro il 2030.
Questa capacitò di ridurre notevolmente le emissioni di CO2 e gas serra, l’intelligenza artificiale può assumere un ruolo fondamentale nella ripresa della crisi post pandemiche oltre che rivestire un ruolo decisivo nella transizione verso un futuro più sostenibile.
Infatti, integrando l’AI nell’approccio di corporate sustainability, le aziende possono ottenere un impatto complessivo tra 1,3 a 2,6 mila miliardi di dollari di valore, attraverso ricavi aggiuntivi e risparmi sui costi.
“La grande forza dell’AI risiede nella capacità di imparare dall’esperienza, sfruttando massicce quantità di dati raccolti da diverse fonti, e di riuscire a sintetizzare per l’uomo delle relazioni, con l’obiettivo di supportare i processi decisionali”, spiega Roberto Ventura, managing director e partner di BCG.
Avvalersi di tecnologie intelligenti, quindi, aiuta a monitorare, prevede e ridurre le emissioni.
“La gestione ed ottimizzazione delle emissioni è un problema complesso per molte realtà – dice Ventura – e l’AI potrà giocare un ruolo fondamentale nel supportare le aziende nella lotta ai cambiamenti climatici, in particolare nei comparti relativi ai trasporti, beni industriali e farmaceutici, il settore energetico. Le aziende possono perciò utilizzare l’intelligenza artificiale per minimizzare le emissioni delle proprie attività ma anche dell’intera catena del valore, compresi fornitori, trasportatori e i clienti finali”.