La Fondazione Ricerca Molinette compie 20 anni e lancia il suo primo bando
Vent’anni di ricerca medico-scientifica, in servizio dell’ospedale Molinette, grazie alle donazioni della popolazione torinese. Ora, per la prima volta, la Fondazione Ricerca Molinette (Frm) si fa promotrice attiva e lancia un bando autofinanziato da 200mila euro, per premiare l’eccellenza a Città della salute e della scienza. Il bando è “volto a individuare e sostenere economicamente i migliori progetti di ricerca clinica o di base con forti potenzialità traslazionali”. Apre oggi, 10 settembre, e si chiuderà il 15 novembre: tutte le informazioni sono reperibili sul sito fondazionericercamolinette.it.
“Si spera che sia solo il primo”, ha affermato Massimo Segre, presidente della Fondazione e figlio di Franca Bruna Segre, prima storica presidente. “Abbiamo utilizzato fondi nostri, per scelta, ma se vogliamo ripeterlo in anni futuri con cifre simili, che normalmente si trovano solo nei bandi europei, saremo felici di accogliere la collaborazione di fondazioni bancarie, privati e istituzioni”.
Vent’anni di risultati
Ma nella conferenza di oggi, che ha lanciato i festeggiamenti per l’anniversario, il bando non è stato l’unico punto di interesse. Sono stati anche messi in evidenza i risultati determinanti raggiunti negli anni da scienziati e scienziate torinesi con l’aiuto della Frm. Fin dalla sua concezione, questa si è occupata di ricerca “traslazionale”, ovvero, nelle parole di Segre: “Quello che consente di portare la ricerca di base fino al letto del paziente, ‘traslare’ i risultati scientifici in qualcosa di immediatamente fruibile per il personale sanitario, farmaci o terapie”. Un ponte, quindi, tra la scienza e la medicina, per mettere al centro i pazienti.
Negli anni, ad esempio, il prof. Fabio Malavasi, il prof. Francesco Novelli e la prof.ssa Paola Cassoni hanno tutti focalizzato i propri sforzi sulla lotta a diverse forme di tumore e contribuito a nuovi tipi di terapie.
Massimo Segre ha anche ricordato la nascita dell’ente e i punti importanti della sua storia, come l’allargamento dalla ricerca oncologica a tutta la ricerca medica, avvenuto nel 2013. Oggi, all’ospedale Molinette, ci sono oltre venti diversi gruppi di ricerca legati alla Fondazione.
“Sostenere la ricerca, in un’Italia che non lo fa”
Emilio Hirsch, direttore scientifico della Fondazione da luglio del 2020, si è concentrato sul futuro: “La nostra idea del domani si basa proprio su questo nuovo bando: finanziare la ricerca eccellente, giudicata da eccellenti. Questo è il modo che in tutto il mondo sostiene la ricerca che dà i migliori risultati per i pazienti”.
Non manca anche un accenno alla situazione no-vax e alle sue possibili cause: “In Italia la ricerca è sottofinanziata e manca una diffusa cultura scientifica” ricorda Hirsch, che ipotizza: “Anche per questo il vaccino anti-Covid non è stato creato in Italia e anche per questo restano resistenze alla vaccinazione. Per fortuna, molti privati si sono accorti di questa carenza e stanno cercando di compensarla. La Fondazione Ricerca Molinette cerca di incanalare i fondi e le energie nella direzione migliore”.
Le altre voci che celebrano
Presente anche il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, che è anche vicepresidente della Fondazione. “Gran parte dei ricercatori e delle ricercatrici della Fondazione ruotano attorno all’Università, anche in questo modo la sosteniamo. Certo speriamo che questo bando lo possa vincere una nostra ricercatrice o un nostro ricercatore, nel caso spesso chi vince viene ulteriormente premiato, garantendo la prosecuzione della ricerca dopo la scadenza del bando o in altri modi. In ogni caso, l’Università è orgogliosa di essere parte del processo”.
Lorenzo Angelone, direttore sanitario della Città della salute e della scienza, e Sara Bustreo, dirigente medica al Centro oncologico ematologico subalpino (Coes) dell’ospedale Molinette, hanno entrambi partecipato per testimoniare il forte impatto che la Fondazione ha avuto sulle strutture mediche torinesi. “Una collaborazione che non è cessata neanche nei mesi, emergenziali, del Covid”, ha sottolineato Bustreo.
A coronare i festeggiamenti ci sarà, nella sera di sabato 18 settembre, la proiezione sulla Mole del logo dell’anniversario della Fondazione. “L’ha disegnato un giovane designer – spiega Segre – che ce l’ha fatto praticamente pro bono. È una piccola variazione sul logo del decimo anniversario, che era stato regalato da Pininfarina”. La proiezione, con la sponsorizzazione di Iren, sottolineerà una volta di più il legame profondo tra la Fondazione Ricerca Molinette e la città di Torino.