Italvolt a Scarmagno, la gigafactory è più vicina

 Italvolt a Scarmagno, la gigafactory è più vicina

Questa mattina, a Scarmagno, una sola firma ha segnato una svolta importante per il futuro dell’industria del Canavese e di tutto il Piemonte. A mesi di distanza dall’annuncio Italvolt, l’azienda dello svedese Lars Carlstrom, ha acquistato il terreno – circa un milione di metri quadrati – e le strutture dell’ex stabilimento di Olivetti, situati appunto nel comune di Scarmagno e in piccola parte in quello di Romano Canavese, in provincia di Torino.

Secondo quanto ventilato già a febbraio, l’investimento di 3,4 miliardi di euro è stato fatto in vista della costruzione di una grande fabbrica, che giornalisticamente è stata chiamata “gigafactory”, per la produzione e lo stoccaggio di batterie a ioni di litio per veicoli elettrici. I numeri annunciati da Italvolt, effettivamente, sono impressionanti: sarebbe lo stabilimento più grande in Europa nel suo genere, occuperebbe fino a 4mila persone direttamente e quasi 15mila con l’indotto collegato alla produzione.

La firma, avvenuta questa mattina nella sala del Consiglio comunale di Scarmagno, ha sancito un accordo vincolante per il passaggio di proprietà dal fondo Monteverdi di Prelios Sgr. La costruzione, secondo i piani di Italvolt, dovrebbe iniziare nella prima metà del 2022, una volta ottenuti i permessi, e sarà progettato dalla divisione architettura di Pininfarina. Patrizia Paglia, presidente di Confindustria Canavese, ha analizzato i vantaggi portati dalla scelta di Scarmagno: “Il sito è stato ritenuto strategico per la vicinanza con il Politecnico di Torino e per la sua ubicazione, considerata ideale grazie al comodo collegamento con l’autostrada, alla vicinanza con il Sud dell’Europa e con l’asse portuale di Genova”.

Nel caso in cui la cosiddetta gigafactory dovesse essere costruita ed entrare a pieno regime con la produzione di batterie, Carlstrom ha dichiarato che si rivolgerà soprattutto a un mercato nazionale e tedesco. Questo avrebbe sicuramente un forte impatto anche sul resto dell’industria piemontese. Non da ultimo, sulla produzione di Stellantis, il colosso automobilistico che proprio sui veicoli elettrici sta decidendo di puntare.

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Luca Pons