I big del web contro gli abusi online sulle donne

 I big del web contro gli abusi online sulle donne

A seguito di una lettera firmata da 200 donne, tra cui spiccano i nomi dell’attrice britannica Emma Watson, dell’ex prima ministra australiana Julia Gillard, all’ex tennista americana Billie Jean King e alla vedova di Nelson Mandela Garça Machel, Facebook, Google, TikTok e Twitter si impegnano a combattere l’abuso sulle donne sulle loro piattaforme.

L’annuncio dell’impegno è stato fatto durante il Generation Equality Formu delle nazioni Unite a Parigi.

“Internet è la piazza del ventunesimo secolo – si legge nella lettera, pubblicata ieri sul sito della World Wide Web Foundation – È qui che si svolge il dibattito, si costruiscono comunità, si vendono prodotti e si costruisce una reputazione. Ma per troppe donne, queste piazze digitali non sono sicure. Questa è una minaccia per il progresso sulla parità di genere”. La missiva, indirizzata ai Ceo delle più importanti società tecnologiche al mondo, chiede di rendere prioritaria la sicurezza delle donne sulle piattaforme online.

Infatti, secondo le statistiche raccolte dalla fondazione, il 38% delle donne nel mondo ha subito abusi su internet. La percentuale aumenta per la Generazione Z e i Millennial, vale a dire le più giovani e connesse. Se pensiamo, poi, alle donne di colore e alle appetenti alla comunità LGBTQI+ l’abuso è addirittura maggiore.

Il quadro che emerge da questi dati è inquietante, e per questo le big tech hanno promesso di intervenire. L’iniziativa congiunta dei colossi del web sarà guidata proprio dalla World Wide Web Foundation e dal suo co-fondatore, il padre del web Tim Berners-Lee. Facebook, Google, TikTok e Twitter si impegnano, così,  a rivedere i loro sistemi di moderazione e segnalazione online per affrontare gli abusi alle donne sulle loro piattaforme.

Le principali aree in cui si adotteranno nuove misure sono due: l’incapacità delle donne di controllare chi può rispondere, commentare e interagire con i loro post, e la mancanza di sistemi chiari e affidabili per segnalare gli abusi online.

Per migliorare la prima area, le piattaforme offriranno agli utenti impostazioni di sicurezza più dettagliate e tese a migliorare il linguaggio così da renderlo più facile ed accessibile. Riguardo le segnalazioni, invece, le società si sono impegnate ad offrire agli utenti la possibilità di tracciare e gestire le proprie segnalazioni una volta che sono state effettuate e di segnalare il contesto e il linguaggio di un particolare contenuto.

“Con le loro risorse e la loro portata, queste quattro società hanno il potere di frenare questi abusi e migliorare le esperienze online di centinaia di milioni di donne e ragazze – spiega Azmina Dhrodia, Senior Policy Manager della Web Foundation – Ora hanno la possibilità di lavorare con i principali esperti di diversi settori per co-creare soluzioni che possono portare ad un vero cambiamento. Gli impegni che hanno preso oggi dovrebbero essere celebrati come un trampolino di lancio per affrontare gli abusi contro le donne come priorità assoluta”.

“Non vediamo l’ora di lavorare con altri leader e aziende tecnologiche per rendere Internet un luogo più sicuro per tutte le donne in tutto il mondo”, commenta Antigone Davis, Global Head of Safety di Facebook.

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Jessica Scano