Gli artigiani incontrano i candidati alla presidenza della Regione

 Gli artigiani incontrano i candidati alla presidenza della Regione

Oggi 16 maggio presso il Circolo dei Lettori a Torino ha avuto luogo l’incontro tra le confederazioni dell’artigianato Piemontese Confartigianato Imprese Piemonte, CNA Piemonte, CasArtigiani Piemonte e i quattro candidati alla Presidenza della Regione Alberto Cirio, Sarah Disabato, Francesca Frediani e Gianna Pentenero.

Le Associazioni dell’artigianato hanno presentato le proposte contenute nel documento ‘Ripartire dall’artigianato per lo sviluppo del Piemonte’.

Il documento di indirizzo per i candidati alla Presidenza della Regione Piemonte per le elezioni regionali dell’8 e 9 giugno 2024 rappresenta la sintesi delle proposte del mondo dell’artigianato piemontese per il futuro delle politiche regionali.

Gli artigiani chiedono misure per la competitività, per le competenze e lo sviluppo, il credito, l’ambiente e la transizione e per le politiche sociali.

Si parte dalla richiesta di reintroduzione dell’Assessorato e dell’Osservatorio Regionale all’Artigianato e il sostanziale incremento del Fondo Unico per la Competitività, strumento indispensabile per promuovere l’ammodernamento e l’efficientamento. Inoltre si chiede l’attuazione delle ASA, le Aree di Sviluppo dell’Artigianato, per dare nuova spinta alla manifattura in Piemonte e all’export attraverso il potenziamento delle infrastrutture, e favorire politiche a favore dell’inclusione di giovani e donne anche attraverso nuove misure creditizie per l’artigianato.

Fondamentale infine promuovere l’occupazione e il passaggio generazionale rafforzando la formazione e le accademie di filiera oltre alla riattivazione di tutte quelle misure specifiche per l’artigianato attualmente bloccate come l’Eccellenza Artigiana e Bottega Scuola.

“Riteniamo fondamentale re-istituire l’assessorato all’Artigianato – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – per tutelare, sostenere e valorizzare l’importante patrimonio rappresentato da micro e piccole imprese ma anche da piccole botteghe e da singoli artigiani. Un mondo che ha pagato duramente le diverse crisi economiche globali indotte, la discutibile gestione della pandemia, l’inflazione e la deindustrializzazione sistematica e dolosa. Ecco perché chiediamo con forza l’assessorato all’Artigianato, unitamente alla re-istituzione dell’Osservatorio Regionale dell’Artigianato perché servono costanti attività di monitoraggio, raccolta dati e analisi”.

Giovanni Genovesio, Presidente di CNA Piemonte afferma che: “Ci sono necessità imprescindibili che dovranno essere soddisfatte per garantire la crescita e lo sviluppo sostenibile delle nostre imprese artigiane. Chiediamo il ripristino della dotazione finanziaria pre-pandemica del Fondo Unico dell’Artigianato. Inoltre, riteniamo cruciale il ruolo della formazione, che si pone come pilastro per rispondere efficacemente al fabbisogno occupazionale e al passaggio generazionale nel nostro mondo”.

Il Presidente di CasArtigiani Piemonte Paolo Mignone dichiara: “Un aspetto importante che non va trascurato è quello dell’accesso al credito: le piccole imprese del territorio devono essere supportate. Occorre mettere in atto misure che da un lato abbattano i costi dei finanziamenti e dall’altro sostengano lo sviluppo dei piccoli imprenditori. A tal proposito, occorre creare degli strumenti appositi; penso, ad esempio, a voucher di garanzia o a copertura di servizio forniti dai Confidi. Auspichiamo inoltre che si tenga presente delle specifiche caratteristiche delle micro e medie imprese nella strutturazione di tutti i bandi regionali, evitando di concentrare le risorse su poche grandi realtà a discapito delle piccole”.

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Sara Levrini