Giornata mondiale per la libertà di stampa

 Giornata mondiale per la libertà di stampa

Oggi, 3 maggio, si celebra la giornata mondiale per la libertà di stampa. L’Italia occupa l’ultimo posto, il quarantunesimo in Europa.

Alcune ricorrenze, più di altre, dovrebbero risuonare come un campanello d’allarme affinché la situazione cambi. La Giornata internazionale per la libertà di stampa, che si celebra oggi 3 maggio, ne è la prova: l’Italia si trova all’ultimo posto nella classifica annuale di Reporter Senza Frontiere, il quarantunesimo in Europa. In questo momento sono circa venti i giornalisti sotto scorta.

Domani il presidente della Federazione Nazionale della stampa Beppe Giulietti presenterà al presidente della Camera Roberto Fico il dossier sui giornalisti intercettati dalla Procura di Trapani, sui cronisti minacciati, selle querele bavaglio e sull’equo compenso dei lavoratori.  All’incontro parteciperà anche il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. “Chiederemo alle istituzioni e alle forze politiche che, assieme alla solidarietà, si dia approvazione alle norme ferme da vent’anni, perché chi colpisce i cronisti colpisce il diritto dei cittadini di essere informati”, ha sottolineato il presidente Fnsi.

I dati sul giornalismo nel mondo sono a dir poco preoccupanti: secondo l’Osservatorio dell’Unesco, dal 2020 ad oggi sono stati assassinati 76 giornalisti, e molti di più hanno subito minacce o arresti.  Nel suo discorso per la commemorazione di oggi, l’Alto rappresentante dell’Unione Europea Joseph Borrell Fontelles ha dichiarato: “La libertà di stampa è un pilastro delle società democratiche, che possono prosperare solo se i cittadini hanno accesso a informazioni affidabili e fanno le proprie scelte con cognizione di causa, e l’Ue è determinata a fare di più, in Europa e altrove”. Il funzionario politico ha sottolineato come l’Ue abbia aiutato più di 400 giornalisti nell’ultimo anno, ed è diventato fondamentale anche il sostegno nella lotta contro la disinformazione durante questo periodo di pandemia.

In Italia diverse sono state oggi le iniziative volte a ricordare l’importanza di questa ricorrenza. Parte da Torino l’azione di Movimento Mezzopieno, che insieme ad altri 60 enti promotori lancia la giornata dell’informazione costruttiva, coinvolgendo giornalisti e redazioni di tutta Italia, invitati a pubblicare notizie, approfondimenti e storie costruttive, che nulla abbiano a che fare con sensazionalismi da clickbait e fake news. Il gruppo ha ottenuto, inoltre, il coinvolgimento di 40 partecipanti in un evento pubblico online sulla sua pagina Facebook.

A Trento si è tenuta una manifestazione organizzata con Comune, Assostampa del Trentino Alto Adige e del Veneto, Articolo 21 e associazione Supolka.  L’evento è stato dedicato ai dodici giornalisti bielorussi incarcerati per aver raccontato le proteste contro il presidente Aljaksandr Lukasenka. La giornata è iniziata con un flashmob, in cui sono state esposte le foto dei dodici giornalisti bielorussi arrestati.

A Bologna, su iniziativa promossa dal Master in Giornalismo dell’Università di Bologna in collaborazione con Ossigeno per l’Informazione Onlus, è stata inaugurata una panchina simbolo della libertà di stampa. Dopo la cerimonia è stata aperta una tavola rotonda online sulla storia e l’attualità del tema della libertà di stampa, che ha visto partecipi Fulvio Cammarano, direttore del Master in Giornalismo Unibo, Carlo Verna, presidente dell’Ordine Nazionale Giornalisti, e diversi giornalisti italiani.

“Sarà vero?” è la scritta contro le fake news, comparsa oggi nell’atrio della stazione di Milano Centrale, realizzata insieme allo street artist 2501 e il fotografo Aldo Amoretti. L’installazione è stata creata attraverso l’unione di 75mila pagine di quotidiani italiani, con lo scopo di sensibilizzare i passanti e i viaggiatori sulla tematica.

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Valeria Tuberosi