Gioco d’azzardo: la Lega vuole la modifica
Era il 2016 quando la giunta Chiamparino votava all’unanimità la nuova legge contro il gioco d’azzardo per il Piemonte. Cinque anni dopo arriva a scadenza il periodo di tempo per gli esercizi commerciali di adeguarsi alla norma, e cominciano gli scontri in Consiglio Regionale sulle modifiche da apportare al testo. Ieri, il centrodestra si è spaccato sul progetto di modifica: mentre la Lega continua sulla linea di difesa del gioco legale, Fratelli d’Italia e Forza Italia si smarcano dalla maggioranza.
Sull’altro fronte, le opposizioni presentano quasi 65mila emendamenti per ostacolare i lavori di approvazione delle modifiche, mentre in Piazza Castello manifestano le associazioni Libera, Sermig, Acli, FederConsumatori, i sindacati e alcuni Sindaci da tutto il Piemonte.
Il nuovo disegno di legge diminuirebbe le distanze dei locali con slot machine dai luoghi sensibili, eliminerebbe molti dei luoghi sensibili stessi e impedirebbe ai Comuni di stabilire degli orari in cui è consentito giocare. Tutto questo per difendere oltre 5.200 imprese e il gettito per l’erario.
Forza Italia ribatte che in questo momento le priorità sono altre (vaccini, lavoro e riaperture) e propone di votare solo un articolo per salvare le sale da gioco che altrimenti dovrebbero adeguarsi alla legge del 2016 entro il 21 maggio. Le associazioni in piazza invece lamentano di non essere state consultate prima di approntare le modifiche ad una legge che, dati alla mano, sta diminuendo i casi di ludopatie e le spese per il gioco d’azzardo.
La discussione riprenderà martedì prossimo, per decidere l’ammissione o l’accorpamento degli emendamenti dell’opposizione, che potrebbero tenere impegnato il Consiglio Regionale per i prossimi mesi.