Elezioni 2022: il punto dell’Italia e del Piemonte
Il centro destra ha stravinto le elezioni: questo è il primo dato inequivocabile. Un centro destra saldamente capitanato da Fratelli d’Italia e da Giorgia Meloni, che probabilmente sarà anche la prima donna presidente del Consiglio in Italia.
L’altro dato oggettivo è che il partito dell’astensionismo è cresciuto molto, è andato a votare solo il 64% degli aventi diritto: la percentuale più bassa dal secondo dopo guerra.
L’Italia si sveglia quindi a trazione centro destra con un Partito Democratico ai minimi storici (si ferma al 18,8). Il segretario Enrico Letta se n’è assunto la responsabilità e in conferenza stampa ha annunciato le sue dimissioni, aprendo così a una nuova fase nel partito. Ci si chiede cosa sarebbe successo se il Partito Democratico fosse riuscito a creare una coalizione più ampia che comprendesse almeno Azione e Italia Viva, senza arrivare a racchiudere anche il Movimento Cinque Stelle. Una coalizione che a Torino portò solo un anno fa all’elezione dell’attuale sindaco Sefano Lo Russo. O forse sarebbe bastato lavorare su una comunicazione più efficace e una identità politica più chiara? Ma come si diceva un tempo con i se e con i ma la storia non si fa.
Nel centro sinistra l’alleanza Verdi/Sinistra supera agevolmente il quorum mentre + Europa si ferma a pochi voti dalla soglia del 3%. Non ce la fa il partito dell’ex ministro deli esteri Luigi Di Maio e lui stesso è stato battuto nel suo collegio in Campania restando quindi fuori dal Parlamento.
Oltre al partito della Meloni e al centro destra, che vede però la Lega scomparire al Sud e perdere notevolmente al Nord anche nelle regioni storicamente governate dal partito di Salvini, il vincitore morale di queste elezioni è Giuseppe Conte che ha evidentemente azzeccato la campagna elettorale, posizionandosi come forza progressista, la proposta politica, soprattutto al Sud, in particolare grazie alla difesa del reddito di cittadinanza, e ha candidato le persone giuste. In generale, nonostante il favore di cui ha goduto il governo Draghi, sono state premiate quelle forze politiche che sono state all’opposizione, come Fratelli d’Italia, o che ne hanno provocato la crisi, come il Movimento Cinque Stelle.
Ma cosa è successo in Piemonte? Torino, in particolare i quartieri centrali, resta una roccaforte del centro sinistra, unica macchia rossa in una Regione tutta colorata di azzurro, dove però la Lega cede nettamente il primato a Fratelli d’Italia. Cosa succederà alla leadership di Matteo Salvini? E queste elezioni avranno una ripercussione sul governo regionale guidato da Alberto Cirio?
Dovremo aspettare qualche settimana per vedere salire al Colle per il giuramento il nuovo governo, che avrà di fronte sfide importanti a cui trovare risposte.