EDU TALKS: presentati i progetti per l’Agenda 2030 dall’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO – Presente anche il Piemonte
“I giovani hanno un ruolo fondamentale nella definizione del presente e del futuro. L’attivismo nasce dalla scuola, fucina di idee e di cambiamento”: così la Presidentessa dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO (AIGU) Chiara Bocchio ha aperto lo scorso sabato 23 ottobre al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, i lavori per la presentazione delle iniziative EDU 2021.
EDU 2021 è il programma nazionale di educazione destinato alle Istituzioni Scolastiche e Università, focalizzato sui programmi sviluppati dall’UNESCO in ambito internazionale nei campi dell’Educazione, della Comunicazione e informazione, delle Scienze naturali, delle Scienze umane e sociali e della Cultura.
Numerosi gli ospiti intervenuti, in presenza e in video, per parlare di sviluppo sostenibile e interfacciarsi con i giovani intervenuti in relazione ai temi dell’Agenda 2030, in prima linea per un radicale cambiamento del futuro e dei nostri stili di vita.
Un lavoro, come ha fatto notare Chiara Balestri, Coordinatrice EDU Nazionale, che ha visto la partecipazione di oltre 1500 studenti e si presenta essere assolutamente indispensabile dal momento che, dopo un sistema di monitoraggio e valutazione, molti ragazzi vivono ancora una fase di dubbio, ignoranza e incertezza: “alla domanda Come definiresti l’Agenda 2030? c’è chi esprime speranza ed entusiasmo, ma anche chi ha ancora bisogno di comprendere e sentire l’Agenda concreta nella propria quotidianità”.
Nel corso dell’intera giornata sono stati proiettati video/slide sui progetti EDU realizzati delle seguenti regioni: Lazio, Veneto, Toscana, Abruzzo, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Umbria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Sicilia. Tutti i video dei risultati dei laboratori EDU 2021 sono visibili sul canale YouTube di AIGU.
Il Piemonte ha proposto il progetto ADRIANO OLIVETTI: UN’UTOPIA REALE. Il Programma prevede la realizzazione di “tovagliette” declinate in 21 grafiche differenti, realizzate dagli studenti e direttamente ispirate alle loro ricerche e riflessioni sull’immagine del patrimonio olivettiano di Ivrea, riconosciuto nel 2018 sito Patrimonio Mondiale.