Ecosostenibilità dell’alimentazione

 Ecosostenibilità dell’alimentazione

Una ricerca di BioMed Central pubblicata su Nutrition Journal analizza come le raccomandazioni alimentari e le linee guida di ogni Stato possano avere effetti differenti sul riscaldamento globale. Il rilascio di gas serra non solo è legato ad economia e industria, ma anche alle “diete” dei paesi, ovvero a quelle indicazioni e abitudini culturali che caratterizzano uno Stato.

L’alimentazione incide anche sulla gestione delle risorse idriche: al Politecnico di Torino, le ricercatrici e i ricercatori del progetto europeo CWASI hanno affrontato il problema della globalizzazione delle risorse idriche utilizzate per la produzione di alimenti in agricoltura e allevamento. Lo studio ha misurato in litri d’acqua il quantitativo di cibo consumato nel mondo.

Il progetto, finanziato dall’European Research Council è durato 5 anni ed è stato coordinato da Francesco Laio, professore di Idrologia del Politecnico di Torino “Volevamo dare un valore anche all’acqua ‘invisibile’ contenuta nei beni di consumo, in particolare nei prodotti agroalimentari” spiega il professore. “Per dare un ordine di grandezza indicativo, si stima che il volume totale di acqua virtuale scambiato globalmente nel corso di un anno sia dell’ordine di 1750 km3 (secondo una stima fatta per l’anno 2016), che corrisponde a circa 35 volte il volume del lago di Garda”.

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Sara Levrini