Crowdfunding per l’ambiente

 Crowdfunding per l’ambiente

Stanno raggiungendo i traguardi prefissati gli 11 progetti sostenuti dalla Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il bando Green Donors, lanciato lo scorso novembre dalla stessa Fondazione nell’ambito della Missione Proteggere l’ambiente dell’Obiettivo Pianeta.

Le 11 campagne di crowdfunding sono dedicate a progetti ambientali, sei dei quali hanno raggiunto gli obiettivi con largo anticipo, anche grazie alle competenze di Ginger, piattaforma bolognese specializzata nelle raccolte fondi.

Conosciuta soprattutto per il sito ideaginger.it, questa piattaforma di crowdfunding territoriale è attiva dal 2013 e negli ultimi anni ha avuto una crescita importante, proponendosi in modo innovativo. Il modello di Ginger, infatti, a differenza  delle piattaforme digitali tradizionali, offre un servizio di consulenza e accompagnamento continuo all’interno di ogni singola campagna di crowdfunding.

Green Donors ha un duplice obiettivo: da un lato intende promuovere il sostegno dal basso a progetti con un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità nell’ambito della Missione Proteggere l’ambiente dell’Obiettivo Pianeta; dall’altro vuole rendere il crowdfunding un’occasione per formare le realtà selezionate del Terzo Settore, con l’intento di accompagnarle negli obiettivi da raggiungere attraverso progetti concreti. Un percorso iniziato a gennaio, con alcuni webinar formativi per i progettisti, proseguito con il lancio delle 11 campagne di raccolta fondi e destinato a concludersi entro fine giugno.

“Proteggere l’ambiente è una delle nostre missioni e priorità – dichiara Paolo Mulassano, Responsabile dell’Obiettivo Pianeta della Fondazione Compagnia di San Paolo”. “Per noi vuol soprattutto dire valorizzare il capitale naturale – prosegue Mulassano – difendere la biodiversità e rispondere ai cambiamenti climatici. Con il bando Green Donors vogliamo affrontare queste sfide e concorrere a raggiungere alcuni dei target strategici che, come Fondazione, ci siamo posti per i prossimi anni: favorire interventi ambientali su una superficie di oltre 1 milione e mezzo di mq e coinvolgere almeno 2 milioni di persone in azioni legate alla sostenibilità”.

“La scelta del crowdfunding  – conclude – nasce anche dall’intenzione di aumentare l’effetto leva dei nostri interventi: per ogni euro stanziato vogliamo che se ne generino 3 attraverso il coinvolgimento degli enti e del territorio. Il percorso di capacity building che abbiamo previsto nel bando nasce proprio perché gli enti siano sempre più coinvolti e autonomi nel creare un impatto positivo per l’ambiente”.

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Jessica Scano