“Caty Torta. Un’artista libera” al MAUTO
“Caty è una passionale che brucia tutta la sua vita, nella e per la pittura”. Così Felice Casorati descriveva la sua allieva Caty Torta, Caterina Torta, artista nata nel 1920 in una famiglia dell’alta borghesia torinese, dallo spirito libero e precursore dei tempi. Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino racconta la sua arte attraverso la mostra “Caty Torta. Un’artista libera”, inaugurata giovedì 10 giugno alla presenza della curatrice Laura Tota, del Direttore del MAUTO Mariella Mengozzi e del figlio della pittrice Cesare Denoyè.
La sua personalità libera, nell’arte come nella vita, ha fatto di lei un’antesignana assoluta dell’emancipazione femminile di cui si sarebbe iniziato a parlare qualche decennio dopo la sua nascita. La mostra, che sarà esposta fino al 7 novembre, racconta il suo animo passionario attraverso 16 opere, tra dipinti e bozzetti, realizzate tra il 1932 e il 2004.
Caterina Torta ebbe l’opportunità fin da piccola di viaggiare e scoprire nuovi paesaggi da osservare, tra cui soprattutto la città di Parigi, che diventerà per tutta la vita uno dei suoi punti di riferimento. La sua vena artistica culminò a 16 quando iniziò a seguire lezioni private dal maestro Tullio Alemmani, da cui imparò le tecniche della pittura tradizionale, discostandosene in seguito per rompere gli schermi dell’apprendimento accademico. Felice Casorati diventò così la sua guida artistica, esponente di un arte più contemporanea, che riconobbe in lei quel coraggio “ vivo” di matrice astratta e futurista. Un coraggio in grado di creare un’identità artistica definita e autonoma. Proprio grazie a Felice Casorati, la pittrice prese parte a mostre collettive nazionali e internazionali, tra Torino, Milano e Parigi, e nel 1955 venne ammessa all’Accademia de la Grande Chaumière a Montparnasse di Parigi. La pittrice si è spenta a 94 anni, nel 2012.
“Dal figurativismo all’astrattismo – racconta la curatrice Laura Tota – le sue tele raccontano di suggestioni attraverso spazi rarefatti, colori violentemente accesi e rincorse tra tonalità calde e fredde sapientemente accostate, capaci di dar vita a grandi risultati volumetrici. La vita di Caty ricorda quella di tante eroine femminili della letteratura che con lucidità, tenacia, consapevolezza e devozione hanno saputo lasciare un segno senza dover rinunciare alla cosa più preziosa per la vita di ogni individuo, la Libertà”.
Non solo l’arte, ma anche i motori e la velocità sono state le grandi passioni dell’artista che ha continuato a guidare le sue auto fino a 80 anni. La mostra racconta anche il suo spirito spericolato, attraverso l’esposizione di alcune delle auto sportive che l’hanno accompagnata in “gara” e nella vita: una Lancia Aprilia del 1937, quella che il padre le regalò per il suo 18esimo compleanno e con la quale partecipò alla MilleMiglia; una Volkswagen Golf GTI del 1981, con cui Caty, spregiudicata e ribelle, continuava a gareggiare anche da adulta; e la Porsche 911 Carrera, modello 996 del 2003, automobile ruggente ed elegante, che sapeva rispecchiarla perfettamente.
“La proposta di organizzare al MAUTO una mostra dedicata a Caty Torta – ha dichiarato Mariella Mengozzi, Direttore del MAUTO – è stata subito accolta con entusiasmo: celebrare nel 2020 i 100 anni dalla nascita di un’artista anticonvenzionale, uno spirito indomito come i cavalli dei motori che tanto la affascinavano, una donna coraggiosa che non ha mai rinunciato a esprimere le proprie emozioni. Il lockdown e l’emergenza sanitaria hanno interrotto il progetto, costringendoci a posticipare la mostra di alcuni mesi. Ma, come talvolta accade, l’entusiasmo non è diminuito, anzi ha contagiato altre persone e si sono sviluppate nuove iniziative ispirate a questa artista straordinaria. Caty ha ripetuto spesso l’insegnamento che il suo maestro, Felice Casorati, le aveva trasmesso: “Ci vuole coraggio!”.”