Calcio italiano ed estero, che differenze!

 Calcio italiano ed estero, che differenze!

Si sono disputate le semifinali di Champions League che hanno visto accedere alla finale il Liverpool (vittorioso nel doppio match contro il Villarreal) e il Real Madrid (sconfitto all’andata dal Manchester City e vincente al ritorno). Le squadre italiane, purtroppo, non hanno avuto modo di accedere alle due semifinali.

Osservando e analizzando il percorso delle partecipanti al torneo, si è potuta notare la netta differenza tra il calcio nostrano e quello estero. Il gioco delle altre squadre europee risulta essere più tecnico, fluido, frizzante e capace di coinvolgere molto il pubblico. Tanta attenzione viene riposta anche sui giocatori più giovani, che hanno moltissime occasioni per dimostrare e accrescere il proprio valore.

Un calcio totale, quello estero, che emoziona e lascia quasi esterrefatti. Basta pensare alle semifinali di Champions League: due squadre inglesi e due spagnole che hanno offerto uno spettacolo sensazionale. Partite apertissime sino alla fine, dove hanno avuto modo di esaltarsi campioni e spettatori. Valanghe di gol, meno interruzioni di gioco dovute a falli, ritmo intenso e costantemente in crescendo.

Le caratteristiche che troviamo nelle squadre estere, purtroppo, sono difficili da scorgere nei club nostrani. In Italia le squadre fanno più fatica ad avere un gioco avvolgente, con quel pathos che lascia senza fiato sino alla fine. I talenti di giovane età fanno più difficoltà a emergere e a trovare continuità. Il calcio italiano appare tecnicamente più lento e macchinoso, talvolta più difensivo che offensivo.

Guardando le squadre italiane, alcune volte, si avverte quasi la sensazione che si accontentino del risultato senza cercare troppe reti ma chiudendosi in difesa per non subirne. Cosa che, invece, nel calcio estero si vede decisamente meno. Emblematiche sempre le due semifinali di Champions League, dove sono stati siglati ben 18 gol tra andata e ritorno.

Dunque, il calcio italiano appare molto distante da quello estero e questo non è un bene. Un calcio meno coinvolgente, rimasto un po’ fermo nonostante si sia andati avanti negli anni. E a soffrire di ciò è stata anche la Nazionale che, dopo la parentesi felice caratterizzata dalla vittoria di Euro 2020, non parteciperà ai Mondiali che si disputeranno tra alcuni mesi.

L’auspicio è che il nostro calcio possa ben presto tornare a livelli più alti. Quei livelli capaci di divertire e di lasciare con il fiato sospeso sino alla fine, offrendo goleade e coltivando talenti e bel gioco.

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Valentina Alduini