BitClout. Una nuova criptovaluta

 BitClout. Una nuova criptovaluta

Il mondo delle criptovalute si affaccia ufficialmente all’essere umano con BitClout.

BitClout, presentato come social network consente di investire su persone e post attraverso soldi reali. Gli utenti avranno così l’opportunità di acquistare un asset rinominato Creator Coins, una valuta digitale legata a una lista di celebrità come Kanye West ed Elon Musk, fino a creator e youtuber come i fratelli Logan e Jake Paul.  

BitClout viene descritto come “gli NFT per le persone”, ma ricorda piuttosto il punto d’incontro inevitabile tra l’universo social e quello delle criptovalute, che trascina dietro di sé una questione più etica che economica. La domanda che viene naturale porsi è: è legale per qualcuno guadagnare sfruttando delle persone senza che queste abbiano dato il loro consenso?

A tal questione, molte delle 15.000 celebrità chiamate in causa, non hanno dato il consenso a trasformare il proprio profilo in un possibile El Dorado virtuale.

BitClout, sembra però assecondare le regole del gioco. Le FAQ del social, infatti, segnalano la possibilità per la celebrità di reclamare il proprio account semplicemente twittando la propria BitClout public key, così da avere accesso ai propri dati sul sito e ad una percentuale dei Creator Coins associati al loro profilo.

Non sono mancanti i primi commenti che etichettano i BitClout come “truffa”. Pochi giorni fa Brandon Curtis di Radar Relay ha inviato un avviso legale al creatore di BitClout, Nader Al-Naji, per aver utilizzato il suo nome e altre informazioni senza alcun permesso, trasformando di fatto una persona in un asset economico senza il suo consenso.

Al contrario degli NFT, BitClout rassomiglia forse di più ad un esperimento distopico che vuole portare la nostra idea delle dinamiche sociali e della nostra percezione del denaro verso un punto di non ritorno.

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Jessica Scano